UTOPIA RAPPRESENTATIVA E GRANA DEL SUONO

Salvatore Sciarrino

IL TEATRO MUSICALE DI SALVATORE SCIARRINO DAL 1998 AL 2010

Seminario
a cura di Paolo Cecchi

Partecipano Paolo Cecchi (Bologna), Angela Ida De Benedictis (Basilea), Nicola Sani (Bologna), Salvatore Sciarrino (Città di Castello), Paolo Somigli (Bolzano-Bressanone), Alvise Vidolin (Padova), Giancarlo Vinay (Parigi)

 

In collaborazione con l'associazione «Il Saggiatore musicale»
e con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna


dove: Salone Marescotti
quando: giovedì 14 aprile, ore 11-18


Sin dai suoi primi lavori per il teatro musicale Salvatore Sciarrino ha seguito strade assai lontane dalla tradizione operistica comunque aggiornata, nel costante tentativo di realizzare un teatro in suoni il cui centro espressivo e drammatico fosse costituito dagli aspetti inespressi, fuggevoli, a tratti “indicibili” dell'esperienza soggettiva. Il rifiuto di un intreccio e di una narrazione chiaramente definiti, la mancanza di una corrispondenza tra ruoli vocali e personaggi, la frammentarietà e la circolarità degli eventi musicali e scenici caratterizzano infatti gran parte delle sue realizzazioni teatrali. Attraverso un mondo musicale incentrato sulla ripetitività delle figure, sulla continua esplorazione delle sonorità e dei timbri, sull'evanescenza dei contorni melodici, e sulla complessa e labirintica spazializzazione degli eventi sonori, la drammaturgia musicale di Sciarrino riesce a rappresentare con straordinaria pregnanza le figure del soliloquio e dello sdoppiamento interiore, la frammentazione onirica e la caducità della memoria, la riattualizzazione straniata ed enigmatica di materiali mitologici, considerati come costellazioni espressive insondabili, eppure in qualche modo ancora presenti nel nostro immaginario.

Il seminario è dedicato agi ultimi lavori per il teatro musicale di Sciarrino – da Luci mie traditrici (1998) a Superflumina (2010) – partiture nelle quali a tratti riaffiorano sia una parvenza di continuità narrativa, sia una sia pur deformata individuazione psicologica dei personaggi, mentre il linguaggio compositivo e la tecnica della scrittura  si concentrano con sempre maggiore radicalità – in una crescente economia dei mezzi impiegati – sulla giustapposizione/sovrapposizione di poche figure e costellazioni musicali continuamente variate, su una vocalità dall’andamento spesso ipnotico e circolare, sulla mobilità e la continua diffrazione del timbro e della materia del suono.

 

PROGRAMMA

Ore 11.00 – 13.00

Nicola Sani (Bologna)
Introduzione

Gianfranco Vinay (Parigi)
“Suscitare pure illusioni”. Genesi e sviluppi del teatro musicale di Salvatore Sciarrino

Paolo Somigli (Bolzano-Bressanone)
La falsa quiete dello stillicidio dei giorni: drammaturgia e figure musicali in “Da gelo a gelo”



Pranzo a buffet


Ore 15.00 – 18.00

Paolo Cecchi (Bologna)
Inafferabilità barocca e società amministrata: le parole dentro la musica in “Luci mie traditrici” e “La porta della legge”

Alvise Vidolin (Padova)
Metamorfosi e sdoppiamento di un’opera: da “Lohengrin” a “Lohengrin 2”

Coffe break

Angela Ida De Benedictis
(Basilea)
Attraverso gli abbozzi: il processo compositivo in alcuni lavori teatrali di Sciarrino dell’ultimo quindicennio

Salvatore Sciarrino a colloquio con Gianfranco Vinay

 

 

Martedì 12 aprile 2016, dalle ore 11 alle 14 presso il Salone Marescotti si terranno due lezioni introduttive al seminario, a cura di Paolo Cecchi e Paolo Somigli. Le lezioni saranno dedicate ad un’illustrazione dei caratteri generali del teatro musicale di Salvatore Sciarrino dal 1998 al 2010; in particolare verrà analizzata la drammaturgia sonora di Luci mie traditrici e de La porta della legge. Un ideale proseguimento del seminario sarà costituito dalle rappresentazioni di un nuovo allestimento di Luci mie traditrici al Teatro Comunale di Bologna dal 14 al 17 giugno 2016.